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Intervista al Maestro Keinosuke Enoeda
di Gerry Grey 1982
I NOSTRI PUGNI ERANO MARTELLATE
KEINOSUKE ENOEDA SENSEI

- Come è stato iniziato alle arti marziali? E’ stato tramite un parente?
Sì, è stato mio padre che praticava Kendo, perché in Giappone la maggior parte delle persone pratica una delle arti marziali.

- So che inizialmente ha scelto di praticare judo, che età aveva quando ha cominciato?
Avevo 6 anni e ho scelto il judo perché un amico di mio padre era istruttore a una scuola di addestramento della polizia.

- Quando ha deciso di passare al karate e perché?
Quando ero al liceo, prima del diploma, ho visto una dimostrazione di un istruttore anziano di karate. Sono rimasto molto colpito perché non avevo mai visto prima il karate e secondo me dimostrava il vero spirito dell’arte marziale.

- Quando ha cominciato a praticare il karate?
Quando sono andato all’università perché in Giappone gli studenti universitari praticano un’arte marziale.

- Chi ha suggerito che dovesse frequentare il corso istruttore della Japan Karate Association?
E’ stato Nakayama Sensei,il mio istruttore principale all’università, e alcuni degli altri istruttori dai quali avevo ricevuto lezioni.

- Che grado era quando ha iniziato il corso istruttori della JKA?
3° dan.

- Com’era veramente il corso istruttori JKA? In questo paese sentiamo tanti racconti di come fosse un allenamento estremamente duro.
Sono 3 anni di allenamento molto duro ma non è solo questo, comprende il dettagliato studio dinamico, scientifico e medico del karate. In aggiunta, studiavamo lo Zen per il suo allenamento mentale.

- Al corso istruttori della JKA ha ricevuto l’insegnamento di molti famosi maestri di karate. Questo dev’essere stato molto importante nell’allenamento e sviluppo del suo karate.

Sì, lo è stato, ma occorre ricordare che la mia preparazione di base nel karate è avvenuta durante il mio allenamento all’università sotto la guida di Nakayama Sensei. Sono stato all’università 4 anni durante i quali ho anche avuto l’onore di essere capitano della squadra universitaria e questo è stato molto importante per me e mi ha aiutato moltissimo quando alla fine sono andato alla scuola della JKA. Senza questa buona preparazione di base non sarebbe stato possibile sviluppare ulteriormente il mio karate.

- Quando ha cominciato a gareggiare?

Le gare più importanti erano appena cominciate quando sono entrato nella JKA e fino a quel momento il karate non si era interessato alle gare. E’ stato quando ero all’università che tutto è veramente cominciato per me. Più o meno nello stesso periodo è cominciato il campionato pan-giapponese di karate, ma sono passati alcuni anni prima che io prendessi parte all’evento.

- Quale direbbe che sia stato il più grande cambiamento evidente nelle gare tra allora e oggi?

Sì, c’è una grande differenza. Credo che nei primi tempi fosse molto difficile per gli arbitri di una competizione ma dopo alcuni anni con delle buone regole le gare sono rapidamente migliorate. Nei primi tempi il kumite era nella maggior parte dei casi solo un calcio o un pugno e da allora le tecniche sono diventate molto più varie. Comunque ai quei tempi era anche una competizione estremamente dura a molto seria, e l’enfasi sul controllo era molto diversa. Una tecnica molto buona ed efficace spesso concludeva l’incontro. Ora è molto diverso, è sempre serio ma ora c’è molta meno enfasi sulla necessità di parare, molta di più sull’eseguire tecniche vincenti. Nei primi tempi non riuscire a parare correttamente significava un infortunio. Il combattimento allora era forse più tradizionale e i colpi erano generalmente pesanti come martellate sul corpo. Oggi io penso che dobbiamo conservare potenza nelle tecniche, altrimenti se pensiamo solo al karate sportivo, questo distruggerà il vero significato del karate.
Per esempio, allenavamo sempre i pugni sul makiwara, centinaia di colpi ogni giorno. Prima di ogni campionato tiravo 500 pugni o anche di più sul makiwara per rendere forti i miei pugni e aumentare la fiducia in me stesso in modo da poter usare queste forti tecniche nelle competizioni, ma ora non si fa più.

- Che grado era quando ha concluso il corso istruttori della JKA?

5°dan.

- Dopo aver completato il corso istruttori JKA ho saputo che lei è stato mandato in diversi paesi del mondo. Me ne può spiegare la ragione?

- All’epoca pochissime persone nel mondo conoscevano il karate e perciò la JKA ci ha mandato in giro per il mondo per scoprire quali paesi fossero adatti per espandere il karate. I maestri Kase, Kanazawa, Shirai ed io siamo stati inviati in un giro di un anno nei vari continenti per dimostrare al mondo che c’era un vero scopo e significato nel karate, e non solo spaccare legna,mattoni ecc. come credeva la maggior parte della gente.

- E’ andato in America con Nishiyama Sensei?

Sì,ma solo per un breve periodo e per fare una dimostrazione in un grande torneo.

- Chi ha deciso che poi lei dovesse ritornare in Inghilterra?

Dopo il tour di un anno per il mondo, la JKA, dopo aver consultato noi 4, decise che dovevamo tornare in Europa, altrimenti avremmo perso l’occasione di introdurre ed espandere il buon karate. E’ stato allora che venne deciso che io sarei rimasto in Inghilterra.

- Ora l’Europa è probabilmente il continente più forte per quanto riguarda il karate. Ha mai pensato che sarebbe successo questo durante il suo primo viaggio?

Sì, questo è vero, ma non se non avessimo deciso di rimanere in Europa tante nazioni non sarebbero diventate così forti. Lo Shotokan ora è particolarmente forte e l’espansione ha avuto successo. Siamo tutti molto contenti di aver deciso di rimanere e di contribuire allo sviluppo del karate. Inoltre, non è stato solo grazie all’istruttore di un particolare paese, e nel corso degli anni ciascuno di noi ha visitato regolarmente il paese degli altri per insegnare. Per esempio,i maestri Kase, Shirai e Ochi vengono al mio corso estivo al Crystal Palace di Londra, e io restituisco la visita come facciamo tutti. Questa stretta cooperazione è stata molto importante nel corso degli anni.

- In origine, quando ha preso residenza in Inghilterra, lei abitava a Liverpool che è ora considerata la roccaforte del karate nel paese. Il fatto che molti dei nostri maggiori istruttori e attuali campioni venga da Liverpool è una testimonianza del suo insegnamento in quella città. Quali sono state le sue prime impressioni sul karate in Inghilterra?

A quei tempi il karate in Inghilterra era molto limitato e la KUGB (karate union of Great Britain) consisteva solo in alcuni club soprattutto a Liverpool, Londra e altre città importanti. Io credo che la fondazione della KUGB nasca dall’influenza degli istruttori anziani di Liverpool, e per questo motivo la KUGB è cresciuta fino a diventare una delle più grandi e migliori organizzazioni del mondo.

(1- continua)

Interviste ai Maestri
Giapponesi - Italiani - Taiji Kase - Hiroshi Shirai - English texts -


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