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Intervista il Maestro Kase
Intervista da Budo Magazine Europe VOL XVII - 8 N ° 4 Ottobre 1967

YOI, Zanshin. Il Maestro T.Kase. Foto di D.Rizzo Se vuoi risultati significanti, devi focalizzarti su una disciplina.

EDITORE:
Sensei, siamo felici di parlare per la prima volta con uno studente del Maestro Funakoshi Gichin e di suo figlio Yoshitaka. Quanti anni aveva il Maestro Funakoshi quando lo incontrò per la prima volta?
KASE: Penso avesse 70/72 anni all’epoca. E’ stato durante l'ultima guerra. Veniva di tanto in tanto al dojo di Shotokan. Noi eravamo tutti spaventati dalla sua fama: Lui voleva sempre fare pratica con noi ed eravamo sempre preoccupati di fargli male per la mancanza di controllo. Aveva una faccia rotonda, una carnagione chiara, ed era abbastanza basso.

EDITORE: Lui praticava i Kata?
KASE: Certamente. Per esempio mi insegnò Heian Shodan kata. Considerando la sua età aveva affidato l’allenamento al suo pupillo favorito Hironoshi. Suo figlio Yoshitaka Funakoshi veniva due volte a settimana. Lo stile di Funakoshi Gichin era a metà tra quello di Okinawa e quello di suo figlio.

EDITORE
: Se ho capito bene il Karate moderno deriva dal lavoro di suo figlio Yoshitaka. Che età
aveva quest’ultimo durante l'ultima guerra?
KASE: Aveva 38 anni in quel periodo e anche se nel fiore degli anni era mal messo ai polmoni (ha avuto la tubercolosi quando era piccolo). Qualche volta si fermava nel mezzo di un allenamento e andava a soffrire in un angolo del dojo e dopo tornava scusandosi e allenandosi più duramente. all'età di 12 anni gli era stato detto che era condannato dalla tubercolosi e che non avrebbe passato i 20 anni, così ha deciso di tentare di passare prima della sua morte al lato spirituale del Karate per mezzo di un allenamento senza sosta. E non morì. Questo è, io credo, l’origine della sua straordinaria forza sia mentale che tecnica. La sua faccia piena di vita appariva essere quella di un uomo sano. Per tornare alla domanda precedente.

EDITORE:
Quali erano le differenze di stile tra padre e figlio?
KASE: Gichin gettò le basi per i calci stile Okinawa, basso e forte nella postura, molto più moderno di Okinawa. Il suo stile era una forma di autodifesa. Suo figlio al contrario, rinnovò i calci, sconosciuti in Okinawa come Mawashi, Yoko and Ushiro-Geri, Mawashi-Uchi etc...., in una forma lunga e profonda, molto più sportiva. Suo padre approvava totalmente la sua idea, ma vista la sua avanzata età non ha mai provato ad applicarla, perchè a suo dire, più adatta per i più giovani. Durante la guerra, il suo primo studente di questo suo stile moderno fu Hironoshi, Hayashi, Uemura. Tutti erano 4° Dan, il più alto livello a quei tempi.... Nessuno era 5° Dan.

EDITORE
: Quando Funakoshi padre venne al Dojo, corresse la tecnica insegnata dal figlio?
KASE: Certamente. E qualche volta fu divertente. Per esempio, fu Funakoshi padre che mi insegnò per la prima volta come eseguire un pugno. Mi disse che se avessi lasciato il mio dito indice disteso sotto il pollice, sarebbe stato più facile per me formare un pugno. Lo fece molto bene anche lui, forse perché le sue dita erano molto corte e molto spesse. La settimana dopo Funakoshi Jr. venne al Dojo e nel bel mezzo di una lezione notò il mio pugno e disse, "Cos’è questa maniera di stringere il pugno?" Quale maestro può’ mai averti insegnato qui, in questa maniera sbagliata! Dovresti tenere l'indice dentro! E’ più difficoltoso ma più forte! Non devi mai ricercare la via più facile! ". Io gli dissi: "E’ stato tuo padre a insegnarmi questo metodo di fare il pugno ...". Sorrise e mi disse gentilmente: "Bene... Ma fai come ti ho detto io comunque!"" Yoshitaka adorava suo padre e quest’ultimo gli dava completa fiducia. Delle volte discutevano ridendo insieme nel Dojo e Yoshitaka diceva ai suoi studenti, con suo padre a fianco: "Mio papà pratica un brutto Karate!" ". E quest’ultimo rispondeva: "Sei il mio studente e devi fare quello che ti dico". Il figlio rispondeva: "Padre mio, tu devi fare Karate moderno". Alla fine ridendo, Funakoshi padre diceva agli studenti: “Bene, seguite il cammino di mio figlio che è il migliore! ".

EDITORE
: Quante volte a settimana si allenavano gli studenti?
KASE: Lo Shotokan non era troppo grande. C’erano circa 40 studenti ogni volta, tre volte a settimana. Gli insegnanti venivano di tanto in tanto per vedere i progressi. La prima volta che li vidi rimasi impressionato dalla loro velocità e elasticità e pensai che io non sarei mai stato in grado di eguagliarli. Ho ancora negli occhi l’atemi che imparai al Kodokan dove praticavo Judo. Ero secondo Dan. La differenza era enorme.

EDITORE
: C’erano gare di karate a quei tempi?
KASE: Non ancora. C’era solo “l'allenamento tra scuole” che era molto più duro delle gare. Praticavamo Sanbon Kumite, Ippon Kumite, e infine Ju-Kumite se eravamo dello stesso stile e senza riserve. Ma con gli altri stili facevamo solo Ju-Kumite. Siccome non fermavamo i colpi, gli insegnanti intervenivano per limitare i danni. Saltavano letteralmente per separarci prima che il Kumite diventasse una rissa da strada. Ad essere onesto avevano il loro bel daffare.
EDITORE:
Qual è il tuo più bel ricordo di quei tempi?
KASE: Ah! .. Ho perso tutti i denti davanti e rotto le costole sinistre. Ero solo al primo Kyu e la mia soddisfazione era rompere il naso e le costole destre a quello che mi aveva rotto i denti. La cintura marrone è sempre stata la più terribile; nessun controllo e poca tecnica. Questo allenamento era chiamato "Kokan-Geiko" che significa "allenamento collettivo per progredire". In una gara ci fermiamo solo quando il combattimento è finito. Nel “Kokan Geiko” non ci fermavamo anche se ci ferivamo finché non ti “scontravi” con tutti

EDITORE: Se questo è il tuo “ricordo migliore” cosa potrebbe essere “il peggiore”?
KASE: Ero fortunato, ero piccolino e non ho mai riportato nulla di serio. Molti dei miei compagni hanno perso un occhio. Eravamo tutti molto giovani e solo lo spirito del combattimento ci animava. Anche adesso quando si parla di “Kokan-Geiko” il mio cuore si rallegra di bei ricordi di quel periodo;

EDITORE:
La tua piccola taglia non ti ha infastidito, soprattutto per non poter arrivare
all’avversario?
KASE: No, e questo era un vantaggio nello Shotokan. Noi attaccavamo da molto distante e in profondità e questo non mi infastidiva. Gli altri Karateka praticanti stili differenti attaccavano con una postura alta, spesso come la boxe, e in questo caso l'estensione è importante lo stesso.

EDITORE
: La tua conoscenza del Judo ti è stata utile?
KASE: No, penso sia l’esatto opposto. In un primo momento potevo proiettare con una presa ma era molto difficile colpire trattenendo l’avversario . Quindi quando non immobilizzavo l'avversario potevo solo tenerlo con una mano e l’ altra poteva solo bloccare o muovere. Più tardi capii molte cose. per esempio, quando afferravo il mio avversario e lui afferrava me, lo colpivo immediatamente. Invece di provare a proiettarlo via. Le tecniche di proiezione del Karate sono molto differenti dallo Judo. Nel Karate, afferrare e lanciare devono essere veloci come un calcio o un pugno, sennò è troppo tardi. Tutto questo richiede una tecnica particolare.

EDITORE
: Quand’è che hai cambiato dal judo al Karate?
KASE: ho cominciato a praticare Judo all'età di 6 anni e studiavo al Kodokan. Dopo sentii che il Karate era una disciplina molto forte, che un colpo poteva uccidere. Così comprai il libro di Funakoshi e fui impressionato dalle posture che non avevo mai visto nel Kodokan. Così andai allo Shotokan e fui molto impressionato dalla pesante e tesa atmosfera del Karate quando al Kodokan era molto più rilassata. Nel Judo potevo essere un pò pigro e parare solo. Nel Karate era impossibile. Così entrai nello Shotokan mentre continuavo a praticare Judo. Dopo aver passato il primo Dan di Karate Il mio maestro mi disse: "Ti possono piacere sia il Karate che lo Judo ma devi decidere tra i due, perchè ogni disciplina ti dà una particolare muscolatura e non potrai essere in grado di arrivare ad alti livelli in nessuna delle due. Ci pensai molto e alla fine scelsi il Karate.

EDITORE
: Quindi non pensi che si possa praticare Judo e Karate?
KASE: Se non vuoi arrivare ad alti livelli, è possibile, ma se vuoi dei risultati validi, devi focalizzarti su una sola disciplina. per esempio se qualcuno sente che è limitato nello judo ed è giovane, può’ fare Karate e arrivare molto in alto. E’ lo stesso nell’Aikido. Questa è più una questione di muscoli e reazione nervosa che di mente o di dispersione del pensiero. io credo.

EDITORE
: Secondo te quale Budo è il migliore e il più adatto alla pratica del Karate?
KASE: Karate è quello che va meglio col Karate. Anche se Bo-Jutsu va bene col Karate perchè le posizioni sono simili.

EDITORE
: Kendo?
KASE: No, infatti ho visto spesso 2i o 3i Dan provenienti dal Judo, Kendo, Aikido venire a fare
Karate, ma raramente ho visto un Karateka cambiare per lo Judo.

EDITORE
: Quali sono le possibili ragioni?
KASE: Forse perché puoi divertirti praticando karate anche da solo, progredire e sentirti bene. Se uno raggiunge certi livelli, un Karateka generalmente non sente il bisogno di praticare altre arti marziali.

EDITORE
: Dopo la guerra e la morte di YOSHITAKA, chi insegnò allo Shotokan?
KASE: HIRONISHI era un istruttore ed era assistito dai più vecchi che erano ritornati dalla guerra come NAKAYAMA, OBATA, KAMATA, EGAMI. I loro insegnamenti erano molto teorici e loro stessi si allenavano poco. Erano spesso 10/12 ad ogni allenamento ci circondavano così noi ci allenavamo duramente, bassi e veloci. Sono stati tempi duri. Ma ho dei bellissimi ricordi. Ero il capo della mia università, e come capitano ho fatto in modo che i miei ragazzi sembrassero dei duri; anche se non l'ho mai fatto con me stesso ... Ma alla sera diventavo ancora come un novellino che veniva picchiato dai più anziani. Io ero il più giovane 3o Dan del dopoguerra, il livello più alto a quei tempi! E avevo solo vent'anni! Quando ci ripenso mi sorprendo ancora. Senza dubbio non ero male in quel momento.

EDITORE
: Come hai preso questo 3o Dan?
KASE: E’ stato durante il primo esame dove tutti i “vecchi” da tutte le università di Shotokan erano assieme. Eravamo tre candidati. Dovevamo combattere contro noi stessi e contro gli esaminatori che ci chiedevano di farlo. era il 1949. Un esame durissimo! Lo Shotokan era molto orgoglioso del suo livello, tutti e tre lo abbiamo superato; i miei due compagni erano TAGAKI dall'università di CHUO e SHIMAMURA dall'università di TAKUSHOKU.

EDITORE
: Qual’era il livello del Karate dopo la guerra?
KASE: Purtroppo devo dire che aveva riacquistato il livello di prima della guerra. Ma il livello durante la guerra era molto differente, molto più alto. Cercavamo di rendere ogni colpo davvero fatale. Il governo ci disse di non preoccuparci riguardo gli incidenti con l'obiettivo di essere pronti per la guerra. Per questo era molto facile fare progressi a quel tempo.

EDITORE
: Che risultati produsse il bando americano del dopoguerra sul Karate Budo?
KASE: Noi siamo incredibilmente fortunati. Quando dall'esercito di occupazione giunse l'ordine di interrompere qualsiasi pratica di Budo che avesse favorito lo spirito di guerra, il Judo, il Kendo e l'Aikido furono costretti a cessare. Ma il Karate non è stato mai bannato. Uno dei nostri ministri, allora presidente dell'associazione di karate, disse agli americani che il karate era "boxe cinese" ... non giapponese. Per fortuna non sono state effettuate ulteriori indagini e credo addirittura che nessun ufficiale sia mai venuto ad assistere all'allenamento, altrimenti credo che il Karate sarebbe stato il primo nella lista delle arti marziali proibite ...

EDITORE: Ma non è vero che molti soldati americani sono stati iniziati al Karate dopo la II° guerra
mondiale?
KASE: Sì, ma solo all'inizio della guerra di Corea. Stavamo colpendo duramente gli americani e molti sono stati messi fuori combattimento. Fu durante questa guerra di Corea che gli americani chiesero ai giapponesi di riprendere intensamente gli allenamenti di Judo, Kendo e Aikido... Questa è la mia buffa opinione!

Interviste ai Maestri
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