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Yabu Kentsu
Un kumite d'altri tempi
Traduzione di Sergio Roedner
Storie del Karate di Okinawa, dal libro The Weaponless Warriors, di Richard Kim

A Okinawa verso il 1903 il karate fu incorporato nei programmi di educazione fisica delle scuole pubbliche. Fautore dell’innovazione fu Nishimura Mitsuya, presidente del Collegio degli Insegnanti.

Nella visione di Mitsuya l’allenamento del karate avrebbe indotto forza morale sia negli insegnanti che negli studenti. Per attuare il programma, Mitsuya chiamò a dirigerlo Itosu Yasutsune e il suo migliore allievo, Yabu Kentsu.

Prima di allora, l’allenamento del karate era ristretto alla nobiltà e agli uomini facoltosi. Grazie all’abilità organizzativa di Itosu, le scuole superiori di Okinawa gradualmente accettarono il nuovo programma di karate. Itosu andava una volta alla settimana al collegio degli insegnanti dove Yabu Kentsu, affettuosamente noto come “il sergente”, insegnava ogni giorno.

Yabu era diplomato a Kashi-Yoseisho (una scuola per ufficiali) ed era un pignolo nei fondamentali. Da giovane, era sempre stato molto potente e raggiunse rapidamente l’eccellenza sotto la guida diretta di Itosu. Era noto per la sua estrema forza e per le sue tecniche eccellenti.

Durante la guerra cino-giapponese combatté sul continente cinese e ottenne il grado di luogotenente – davvero una conquista per quei tempi. Sul campo di battaglia, mentre combatteva contro le forze cinesi, Yabu perfezionò il suo karate e sviluppò uno stile che era mortalmente efficace.
Quando ritornò a Okinawa come luogotenente, la gente lo chiamò “il sergente”, un nome che gli rimase addosso fino al giorno della sua morte.
Mentre la sua fama cresceva, la gente cominciò a chiedere: “Che genere di artista marziale è questo Sergente?”
A quel tempo un’altra stella sorgeva all’orizzonte del karate: Choki Motobu.

Motobu era nobile di nascita, libero dalla necessità di guadagnarsi la vita, così passava tutto il suo tempo allenandosi nel karate. Mentre la sua fama cresceva, la gente cominciò a considerarlo pari a Yabu, e sorse l’ovvia domanda di chi tra i due fosse superiore.
Alla fine, uno shiai (incontro) fu organizzato al Motobu Goten (Palazzo Motobu).

Choki Motobu aveva fatto sgombrare dai suoi servitori un’ampia sala da ricevimento nel palazzo, sgombrandola persino dai tatami (materassi sul pavimento) cosicché i contendenti potessero combattere sul pavimento. Nessuno fu ammesso nella stanza tranne i corrispondenti prescelti dei giornali e alcuni amici intimi.

Yabu e Motobu si fronteggiarono. L’aria echeggiava del suono di alti Kiai, di piedi che si trascinavano, di pugni e calci che colpivano carne umana, e degli eccitati commenti dei pochi spettatori privilegiati. Gli spettatori erano testimoni di un combattimento come probabilmente non se ne sarebbero visti mai più.
Dopo venti minuti, la grande esperienza di Yabu nel periodo bellico e il suo karate mortale, forgiato sul campo di battaglia, gli diedero la vittoria. Motobu fu sconfitto per la prima e unica volta nella sua illustre carriera.

Entrambi gli uomini si erano allenati scrupolosamente per questo shiai e non ci furono danni seri, sebbene entrambi fossero malamente ammaccati. Si separarono da buoni amici – decisi a migliorare il karate di Okinawa. Nota: Choki Motobu è una figura grande e leggendaria nella storia del karate.
E’ legato storicamente alla creazione delle scuole di Kempo karate che ebbero origine nelle isole Hawai.

Tabella Storia


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