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Terminologia pratica
Valutazione - Terminologia pratica
A cura di Padoan Ivana Maria
Università di Venezia Dipartimento di Filosofia e Teoria delle Scienze

SIGNIFICATO:
A Dare Valore
B Struttura di processo
C Natura congetturale

NATURA:
A Produrre diagnosi: identificare un profilo
B Sviluppare prognosi: costruire sistemi di padronanze insiemi di apprendimenti  significativi che l’allievo è in grado di rappresentarsi
C Sviluppa giudizi


LA FUNZIONE STRATEGICA della valutazione Attività di:
A Misurazione: valutazione del prodotto come quantum di conoscenza accumulata
B Controllo: l’osservare sistematico, sapendo giustificare il proprio lavoro = accertamento
C Verifica: non la verifica dei risultati, ma la verifica tra la scala di input previsti e la scala di input di fatto ottenuti – correlazione con il programma
D Valutazione: dare senso all’insieme di informazioni interpretazione sintesi
E Validazione: operazione di meta – valutazione, valutazione del progetto istruttivo e del sistema valutativo


Gli OGGETTI della valutazione:
A Apprendimenti
B Insegnamenti
C L’organizzazione del lavoro


Le TIPOLOGIE della valutazione:
A INIZIALE
B In ITINERE, SOMMATIVA: la raccolta, la ponderazione, la misurazione della deviazione standard di punteggi definiti e un bilancio
C FORMATIVA: sistema di operazioni, capace di spiegare il perché ed il per come del processo di apprendimento, e capace di orientare lo sviluppo successivo


LA VALUTAZIONE FORMATIVA:
A La valutazione è COMUNICAZIONE
B La valutazione è PROCESSO SOCIALE
C La valutazione diventa AUTO VALUTAZIONE: nel processo di autonomia dei soggetti conoscenti / coscienti
D La valutazione è un MODELLO FORMATIVO: vengono identificati non solo i prodotti ma i processi di cambiamento
E La valutazione è un MODELLO SISTEMICO: insieme delle interazioni e delle interrelazioni tra i vari sottoinsiemi che concorrono al raggiungimento degli obiettivi prefissati


PERCHE'  VALUTARE


A
) E’ impossibile non valutare. Tutti noi valutiamo tutto: spontaneamente o intenzionalmente. Ebbene, la valutazione che ci interessa in questa sede è quella internazionale, voluta e mirata.
La valutazione rientra a pieno titolo nel progetto formativo, pur nella consapevolezza dell’ingerenza dei fattori umani, soggettivi e personali che in essa naturalmente intervengono.
B) E’ impossibile valutare sempre e tutto.Senza entrare in considerazioni etiche, il controllo totale ( alla stessa stregua dell’assenza di controllo) è antiformativo. Le attività di valutazione vanno dosate, calibrate, centrate su quei nodi che si considerano cruciali per l’apprendimento.
C) La valutazione punta alla consapevolezza..Si apprende davvero quando si è consapevoli di ciò che si è appreso e del perché lo si è appreso. Con i modelli di lavoro questo punto è determinante: la valutazione, da patrimonio esclusivo del Docente, diventa elemento di maturazione e garanzia dell’autonomia dell’Allievo. L’autonomia nasce dall’Autovalutazione.
D) La valutazione regola i processi, i progetti e i risultati.Si insegna davvero quando si può orientare e personalizzare l’apprendimento con progetti, azioni e decisioni. Con la valutazione si insegna e si apprende la relatività nei progetti, l’incertezza nei processi, la necessità di continui raffinamenti per migliorare i risultati

LA VALUTAZIONE

GLI SCOPI DELLA VALUTAZIONE: Che cosa significa valutare?

A Valutare significa attribuire o dichiarare il valore di qualcosa, significa quindi valorizzare qualcosa per un motivo, per uno scopo. Il termine valorizzare viene assunto nella sua piena eccezione positiva: Ricerca di ciò che è formalmente utile.
B La valutazione è un’attività di pensiero produttivo, non fine a se stesso, ma funzionale alla regolazione, al cambiamento, alla crescita e allo sviluppo. Non è quindi contemplazione etica o estetica, ma confronto razionale, ricerca di conferme e confutazioni, nel dubbio e nella critica, atti a produrre informazioni necessarie per prendere decisioni.
C Il risultato della valutazione è una " congettura dotata di senso ", il senso attribuito da chi la effettua e da chi la interpreta. La valutazione è comunicazione e riguarda prima di tutto la condivisione degli scopi tra i comunicanti.
D La valutazione comprende l’osservazione, sistematica ed esperenziale, la rilevazione dei dati e dei fatti, la verifica delle ipotesi e del raggiungimento degli obiettivi, ma non si riduce ad esse. E’ compito della valutazione dare significato ai risultati che quelle " tecniche valutative" insieme hanno prodotto.
VERIFICARE

Definizioni:

Verificare: Registrare in forma quantitativa il livello dei singoli risultati raggiunti in base agli obiettivi posti inizialmente;

Valutare: Giudicare in forma qualitativa i cambiamenti e i progressi fatti rispetto alla situazione iniziale, sulla base di numerose e differenti verifiche

Situazioni in cui verificare e valutare:
Scolastiche:Elencare le conoscenze che vengono utilizzate durante una attività;
Individuare gli aspetti positivi e negativi sul modo di organizzare una attività;
Valutare le funzionalità di un oggetto che è stato realizzato per uno scopo;

Quali diversi tipi di verifiche si fanno in classe? Quando occorre fare valutazioni:
Professionali: Analizzare la qualità di un prodotto sulla base di criteri definiti con chiarezza;
Individuare i costi e i benefici legati all’avviamento di una nuova attività;
Esaminare le conseguenze di una scelta produttiva sul lungo periodo;

Come si fanno verifiche sul lavoro? In che modo vengono fatte le valutazioni?
Personali: Indicare le proprie variazioni di gusto in diversi settori e occasioni;
Esaminare gli atteggiamenti personali di fronte a nuove esperienze;
Indicare le modalità per rendere più costruttivi e piacevoli i rapporti con i parenti;

Quando è utile verificare il proprio vissuto? Quando ci si deve valutare?

AUTOVERIFICA e AUTOVALUTAZIONE


Nella vita personale tanti piccoli fatti diventano occasioni per verificare il proprio modo di pensare e di agire.
Giudizi e valutazioni vanno riportati in contesti generali per evitare di fondare le opinioni esclusivamente su emozioni contingenti. La sospensione del giudizio, sul proprio e sull’altrui operato, nel corso dell’attività, permette di comprendere situazioni aperte a nuovi elementi.
Una Persona si Autoverifica quando Autoverifica quando:
A Indica cosa è capace di fare in un lavoro e cosa non sa ancora fare;
B Quantifica con i simboli e segni personali gli esiti dell’attività;
C Dichiara se e in che modo ha raggiunto o meno i risultati attesi;
D Ricerca gli errori commessi e ne analizza le ragioni;
E Dichiara le competenze acquisite nello svolgimento di un’attività

Una Persona si Autovaluta quando:
A Spiega con descrizioni motivate i comportamenti adottati;
B Indica i limiti e le difficoltà incontrati svolgendo un’attività
C Descrive in base a criteri i propri progressi in abilità e conoscenze;
E Progetta interventi prioritari al fine di colmare lacune e scoperti;
F Giudica l’apporto personale fornito all’interno di un lavoro di gruppo.


Tabella Ivana


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