Sostegno ATTIVO
Analisi di un'entità
Lui c'era, sicuramente, era tra di noi, con il suo sorriso sempre presente, con la sua gioia di stare fra noi.
Lo stage di Ponte nelle Alpi a Belluno, 1° Memorial Taiji Kase voluto dai Maestri Luciano Puricelli e Roberto Bacchilega è stato, per me e per i miei allievi un momento importante.
Oltre la tecnica, oltre il programma, semplicemente complesso e difficile, questo stage mi ha riportato a momenti vissuti qualche anno fa prima che il Maestro Taiji Kase ci lasciasse, momenti di grande impegno, momenti sereni, in un ambiente sereno.
Come hanno ricordato i Maestri il Maestro Kase rapprensentava un punto di riferimento per la ricerca del karate shotokan. Abbiamo cercato, assieme, di verificare la fattibilità di una traccia, di un percorso formativo di alto livello tecnico.
In questo primo appuntamento sono state studiate tecniche di O-Waza ( tecnica grande).
Con il Maestro Puricelli ci siamo impegnati con il Ten No Kata ( il kata dell'universo) semplice e complesso nel contempo.
Bella anche l'applicazione con tecniche di ura tsuki a livello chudan e jodan, mawashi tsuki e tetsui uchi. Poche cose, ha puntualizzato il Maestro ma dobbiamo comprenderle profondamente per avvicinarci a quanto il Maestro Kase intendeva trasmetterci. Ci è stato promesso che al prossimo appuntamento approfondiremo, se ci saremo impegnati in questo periodo, il KO-Waza ( tecnica piccola).
Con il Maestro Bacchilega sono state affrontate alcune applicazioni a mano aperta, Haito, Shuto, Teisho Jodan e Chudan. la sorpresa, per alcuni, è venuta sul piano dell'applicazione del kata Heian Shodan.
Bello! Oserei definire l'applicazione " sincera" " chiara".
Ci siamo divertiti e impegnati parecchio.
Ogni tanto buttavo l'occhio al gruppo composto da verdi fino al 1 dan, erano veramente che tiravano come pazzi. Probailmente quanto gli veniva proprosto era fortemente vissuto e provato sul campo. Spero che qualcuno di loro approfitti di questo piccolo inciso per scrivere qualche cosa, sarebbe bello! Comunque, nessun stress, nessun personalismo, nemmeno quello dei docenti che hanno solo dato momenti di alta tecnica in totale armonia con chi fiduciosamente li ha seguiti durante le 3 ore di lavoro, che tra l'altro sono volate.
Oggi abbiamo veramente imparato qualche cosa.
Abbiamo imparato che lo stare assieme accomunati dal ricordo profondo del Maestro ci unisce e fa muovere le nostre energie in un modo diverso.
Davide
Lui c'era, sicuramente, era tra di noi, con il suo sorriso sempre presente, con la sua gioia di stare fra noi.Lo stage di Ponte nelle Alpi a Belluno, 1° Memorial Taiji Kase voluto dai Maestri Luciano Puricelli e Roberto Bacchilega è stato, per me e per i miei allievi un momento importante.
Oltre la tecnica, oltre il programma, semplicemente complesso e difficile, questo stage mi ha riportato a momenti vissuti qualche anno fa prima che il Maestro Taiji Kase ci lasciasse, momenti di grande impegno, momenti sereni, in un ambiente sereno.
Come hanno ricordato i Maestri il Maestro Kase rapprensentava un punto di riferimento per la ricerca del karate shotokan. Abbiamo cercato, assieme, di verificare la fattibilità di una traccia, di un percorso formativo di alto livello tecnico.
In questo primo appuntamento sono state studiate tecniche di O-Waza ( tecnica grande).
Con il Maestro Puricelli ci siamo impegnati con il Ten No Kata ( il kata dell'universo) semplice e complesso nel contempo.
Bella anche l'applicazione con tecniche di ura tsuki a livello chudan e jodan, mawashi tsuki e tetsui uchi. Poche cose, ha puntualizzato il Maestro ma dobbiamo comprenderle profondamente per avvicinarci a quanto il Maestro Kase intendeva trasmetterci. Ci è stato promesso che al prossimo appuntamento approfondiremo, se ci saremo impegnati in questo periodo, il KO-Waza ( tecnica piccola).
Con il Maestro Bacchilega sono state affrontate alcune applicazioni a mano aperta, Haito, Shuto, Teisho Jodan e Chudan. la sorpresa, per alcuni, è venuta sul piano dell'applicazione del kata Heian Shodan.
Bello! Oserei definire l'applicazione " sincera" " chiara".
Ci siamo divertiti e impegnati parecchio.
Ogni tanto buttavo l'occhio al gruppo composto da verdi fino al 1 dan, erano veramente che tiravano come pazzi. Probailmente quanto gli veniva proprosto era fortemente vissuto e provato sul campo. Spero che qualcuno di loro approfitti di questo piccolo inciso per scrivere qualche cosa, sarebbe bello! Comunque, nessun stress, nessun personalismo, nemmeno quello dei docenti che hanno solo dato momenti di alta tecnica in totale armonia con chi fiduciosamente li ha seguiti durante le 3 ore di lavoro, che tra l'altro sono volate.
Oggi abbiamo veramente imparato qualche cosa.
Abbiamo imparato che lo stare assieme accomunati dal ricordo profondo del Maestro ci unisce e fa muovere le nostre energie in un modo diverso.
Davide
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